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c.a. Maria Teresa Menotto – Presidente della Consulta per le Cittadine

Gentilissima Presidente,
in veste di Coadiutore del Sindaco per la Sanità volevo informare Lei e le Associazioni della Consulta per le Cittadine, che l’Amministrazione Comunale ritiene l’Ospedale Civile di Venezia un nodo essenziale della rete ospedaliera e sta combattendo in tutte le sedi istituzionali, affinchè non sia “svuotato” e depauperato di servizi fondamentali, quali la ginecologia e l’ostetricia.
L’Amministrazione Comunale, come forse avrà avuto modo di leggere dai giornali, sta sollecitando la Regione affinchè riconosca il ruolo che la nostra Città riveste… non siamo solo un capoluogo di Provincia, un capoluogo di Regione, ma anche una città d’arte che accoglie ogni anno milioni di turisti. Siamo una Città con delle peculiarità che non possono non essere viste.
Siamo stati penalizzati nella ripartizione del Fondo Sanitario Regionale… penalizzano una Città per i buchi di bilancio… ma chi amministra la sanità? non è forse la Regione a scegliere i manager? non è forse la Regione che ha deliberato il ricorso al project financing? Mi scusi il tono retorico di queste domande ma il ruolo che rivesto mi impone di ripetere e sottolinare questi aspetti perchè è importante che i vertici regionali non solo riconoscano gli errori fatti ma anche se ne assumano le responsabilità senza far pagare ai cittadini disservizi e rischi…
La nostra Conferenza dei Sindaci non accetta passivamente il Piano Socio Sanitario proposto: stiamo lavorando affinchè la rete ospedaliera e la rete territoriale dei servizi sia adeguata ai bisogni di questa Città.
Comitati cittadini, Associazioni sono con noi, in questa battaglia per il riconoscimento di un diritto: la tutela della salute, l’accesso e l’accesibilità alle cure.
Le Vostre raccomandazioni sono i NOSTRI obiettivi.

In relazione alla Consulta per la tutela della salute, stiamo attendendo l’espletamento dei passaggi previsti in sede di Terza Commissione. Spero che diventi operativa quanto prima e che passata la discussione sui Piani di zona, il Presidente convochi una commissione ad hoc.

Cordiali saluti
Bruno Centanini

Presenti: Teresa Dal Borgo, Lodovica Zabeo, Stefania Bragato e Francesca Cappelli.
 
La riunione inizia alle 18.00.
 
Teresa, Lodovica e Stefania riassumono a Francesca, che non era presente la volta precedente, i contenuti del primo incontro.
Francesca si presenta e racconta di quanto abbia già lavorato nell’ambito delle politiche delle pari opportunità nel suo ruolo di presidente dell’imprenditoria femminile per la Camera di Commercio di Venezia.
Tutte riteniamo utile la sua presenza all’interno di questo gruppo di lavoro.
Rispetto all’incontro precedente, mettiamo in evidenza la non risposta del dott. Padoan, direttore ASL 12, rispetto alla nostra domanda sul nido aziendale dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre; Lodovica propone di mandarne una copia anche alla presidente della commissione pari opportunità dell’ASL 12.
Teresa, Lodovica e Stefania cercano di preparare un intervento per l’assemblea plenaria che si terrà il giorno dopo, intervento che dovrà illustrare il lavoro svolto dal gruppo. Stefania propone di aggiungerci anche una serie di dati sull’occupazione femminile nel nostro territorio.
Teresa si fa carico di fare una ricognizione sugli asili nido gestiti direttamente dal Comune di Venezia: come sono dislocati nel territorio,che capienza hanno, eventuali liste di attesa e si impegna a procurare anche un modello di richiesta di iscrizione in un asilo nido per poter vedere se necessita di correttivi, rispetto alle nostre richieste.
L’incontro termina alle ore 19.30.

Presenti: Bergamasco, Giadresco, Fattori, Cigana, Turchetto, Marin e i rappresentanti del Tribunale dei diritti del malato Dott. Rigamonti e Dott. Novarini.

Marcomin informa che il senso dell’incontro è stabilire un rapporto con questa Associazione, capire attraverso il loro lavoro quali sono i bisogni della popolazione e poter lavorare insieme su alcuni temi. Specifica che noi ci occupiamo per lo più di salute delle donne, ma questo ambito investe la salute di tutta la popolazione, legato al fatto che molte sono le lavoratrici nei servizi di cura e da sempre le donne svolgono lavoro di cura non retribuito, e sono fruitrici in quanto la popolazione anziana femminile è più numerosa di quella maschile.

D. Rigamonti e D. Novarini ci illustrano ampiamente il loro lavoro, che si svolge presso l’ospedale di Venezia il mercoledì e venerdì mattina, mentre a Mestre non c’è una sede. Ricevono finanziamenti di spese vive dal CAV (coordinamento associazioni volontariato) del Comune.

L’anno scorso hanno raccolto 400-500 segnalazioni, alcune delle quali, le più gravi, le gestiscono a livello legale in difesa degli utenti. In molti casi segnalano all’ULSS, al Comune e alla stampa i disagi.

Vi sono molte carte dei diritti, poco applicate e disattese: la carta dei diritti del malato europea, la carta dei diritti dell’anziano, la carta dei diritti dei malati oncologici.

Intervengono anche nelle case di riposo del territorio che presentano molti problemi di sicurezza e di rispetto della carta dei servizi.

Periodicamente si incontrano con i Direttori delle Unità Operative.

Riescono a risolvere molteplici situazioni di aiuto alle persone.

Rispetto alla possibilità che l’ospedale di Venezia diventi ospedale di rete, dove molti servizi non sarebbero previsti, chiedono invece il mantenimento e il potenziamento dei servizi, specialmente quelli salva-vita e bisogna agire sulla Regione prima dell’uscita delle schede ospedaliere con proposte, che dovrebbero essere formulate anche dall’Amministrazione Comunale per migliorare la salute dei cittadini. Loro hanno presentato al Sindaco e alla Commissione consiliare le proposte di schede ospedaliere e stanno preparando le schede territoriali.

Alcune situazioni su cui stanno intervenendo e su cui secondo le loro informazioni bisognerebbe intervenire:

-poichè ricevono molte lamentele dei codici bianchi del Pronto Soccorso, chiederanno un’area distaccata al Giustinian con medici per questi codici bianchi, che tra l’altro pagano le prestazioni

-c’è una situazione drammatica nel servizio di cure palliative e contro il dolore. A Venezia ci sono solo due medici con 4 ore il lunedì pomeriggio, con terapie di TENS e laser, non altri tipi

-stanno chiedendo che gli addensanti (necessari per pazienti che non sono in grado di nutrirsi) vengano riconosciuti come LEA, cioè non a pagamento

-l’assistenza domiciliare integrata (ADI) fa servizio a Venezia e Lido solo di mattina, a Favaro si coprono anche 12 ore durante il giorno. Bisogna aumentare le ore a Venezia   400 assistiti sono anziani

-bisogna creare servizi territoriali a fronte di dimissioni troppo precoci dagli ospedali

-il Centro Trasfusionale tra poco rimarrà aperto solo la mattina con un solo medico

-la gastroenterologia è già passata a servizio, mentre prima era una Unità Operativa dell’ospedale

-non c’è un trasporto pubblico adeguato da Venezia all’ospedale Angelo di Mestre e ci vorrebbe per 24 ore a giorno, alla domenica nessun servizio diretto da Piazzale Roma; inoltre la fermata di quegli autobus che vanno all’Ospedale è disagevole per molte persone che sono in difficoltà.

Ritengono importante lavorare in squadra con altre associazioni del territorio, sono già insieme agli Amici del cuore e all’AVIS, per fare proposte e agire.

Dopo alcuni interventi delle donne presenti, che davano informazioni sui medici di base (che potrebbero associarsi per creare un servizio con orario più ampio per la popolazione), rilevavano quanto importante sia aiutare le persone e le singole situazioni di disagio per migliorare la salute e quanto sia importante avere servizi non solo ospedalieri ma anche territoriali, ci lasciamo con l’intenzione di ritrovarci per focalizzare alcuni punti sui quali produrre un’azione comune, per formulare delle proposte sulle quali agire insieme.

Presenti: Marcomin, Giadresco, Fornea, Marin, Turchetto, Cigana

Marcomin: informa dell’incontro avvenuto con la Consulta della salute sulla presentazione della rivista on-line del Comune sulla salute, direttrice Nicoletta Benatelli, che avrà una sezione sulla salute delle donne.

La presidente Menotto ha chiesto al Delegato Centanini un incontro per la Consulta delle donne di presentazione della rivista, che si è dimostrato disponibile.

Mercoledì 29 febbraio alle 16.30 al Municipio di Mestre ci sarà un incontro di forum sulla salute delle donne, con vari soggetti coinvolti: noi, Consulta salute, ordini professionali, altri, e che produrrà uno degli articoli della rivista. Inoltre informa dell’avvenuto incontro della Presidente Menotto con il D. Sciarrone, responsabile ULSS degli screening femminili, cui seguirà un incontro informativo sugli screening con la Consulta delle donne e la Consulta della salute. Inoltre propone di visionare il Piano Socio-sanitario regionale (PSSR) di prossima approvazione (entro marzo) per produrre le nostre osservazioni sui passaggi che ci interessano, quali il mantenimento del punto nascita a Venezia, l’esclusione delle donne sopra i 60 anni dai Consultori Familiari, il problema della soppressione della continuità pediatrica.

Turchetto: si chiede quale forza possiamo avere se il Comune non ha competenze dirette sui servizi dell’ULSS, e informa che l’elisoccorso al Lido non c’è più, e l’idroambulanza non è sufficiente. Sul punto nascita a Venezia propone che si diversifichi il servizio da quello di Mestre, creando un punto nascita per il parto naturale.

Giadresco: informa che siamo in ritardo sul PSSR, perchè il Consiglio Comunale ha votato un o.d.g. all’unanimità per il mantenimento dell’ospedale a Venezia e dei suoi reparti. Importante sarà intervenire sulle schede ospedaliere che saranno prodotte dopo il PSSR, e che entreranno nel merito dei servizi che saranno presenti in ospedale. Purtroppo nel PSSR le donne non ci sono come soggetti, ma vengono inglobate nei servizi alla famiglia, anche i Cons. Fam. sono destinati alla famiglia. Su questo potremmo intervenire. Propone un incontro con il Tribunale dei diritti al malato, e prenderà contatti.

Marin: informa che il Presidente della Regione sui giornali ha dichiarato il mantenimento dell’Ospedale a Venezia. Ritiene importante il rapporto con la Consulta della salute e con il gruppo sulla salute delle donne.

Fornea: dichiara importante la rivista on-line, specialmente per dare informazioni sugli orari dei servizi e su come accedere ai servizi, specialmente per le straniere. La Casa Famiglia ha meno presenze di tempo fa, perchè ci sono meno soldi e vengono inviate solo donne con gravi problemi. Bisogna monitorare le situazioni di salute dei/delle cittadini/e e capire quali sono le situazioni di disagio più importanti per intervenire.

Cigana: ritiene importante il nostro contributo per intervenire a fianco di altri soggetti sulla salute. I Consultori Familiari hanno un po’ perso il loro spirito iniziale, bisognerebbe fare un ragionamento su questo.

Giadresco: ci aggiorna sull’assistenza domiciliare del Comune. La proposta delle 20 fasce per stabilire la quota di partecipazione alla spesa è saltata, stanno rivedendo tutto, perchè hanno avuto molte disdette di richiesta del servizio. Resta il problema del nuovo appalto, delle lavoratrici e della qualità del servizio a fronte di molti tagli economici.

Verbale del gruppo di lavoro della Consulta delle donne “Welfare” del 21/2/2012 a cura di Franca Marcomin