Presenti: Marcomin, Cigana, Bergamasco, Giadresco, Turchetto, Fattori, Marin, Zabeo. Berti, Farnea, Dal Borgo giustificate.

Marcomin: illustra alcune proposte quali eleggere la Coordinatrice del gruppo, fare il verbale da inserire nel blog della Consulta, programmare un incontro come gruppo di lavoro con Centanini, delegato del Sindaco alla Programmazione Sanitaria (prima dell’estate aveva risposto alla nostra Raccomandazione sul problema della chiusura degli ambulatori di Ostetricia del Centro Storico dichiarandosi disponibile ad un incontro), programmare un incontro come Consulta con Simionato, per la conoscenza del programma del Comune sulle politiche sociali.

Cigana: fa emergere il problema delle ULSS sulla carenza di infermieri a fronte della politica della Regione Veneto che afferma invece un esubero, su modello della Lombardia, al fine di privatizzare la sanità. Il Collegio degli infermieri farà uscire una pagina sui media su questo problema.

Turchetto: propone un nostro intervento sul problema dei servizi ostetrici del Centro Storico (cercando di capire se una loro carenza potrebbe far diminuire i parti con la conseguente chiusura del punto nascita), sul problema dei Consultori familiari il cui accesso è scandalosamente negato alle donne oltre i 60 anni, sul problema del PdL 3 della Regione che vorrebbe inserire il Movimento per la vita negli Ospedali e nei Consultori Familiari, sul problema della sevizio di continuità pediatrica che è stato chiuso.

Giadresco: afferma che il Comune pur non gestendo direttamente i servizi sulla sanità affidati all’ULSS, ha competenze importanti con la Conferenza dei Sindaci e la Conferenza dei Servizi. Si paventa la chiusura dell’Ospedale Civile dopo quella dell’Ospedale al mare dove funzionano pochi servizi di Distretto, bisognerebbe capire come funziona l’ospedale all’Angelo di Mestre. Inoltre deve essere approvato il Piano Sanitario Regionale che dovremmo conoscere. Dovremmo intervenire alla 3^ Commissione Consiliare sulle politiche sociali, alla quale ha partecipato e dove si è discusso delle tariffe sull’assistenza domiciliare, sembra che il Comune stia rivedendo le fasce dei ticket. Fino a fine anno gli utenti non pagano, sono 1400 e sono esclusi dai ticket i disabili e un altra fascia relativa all’assistenza scolastica; è stato inoltre prorogato fino a fine anno il contratto della Cooperativa di lavoro, ma dal prossimo anno ce ne sarà un altra che ha condizioni peggiorative per i lavoratori. Il 26/9 l’attuale Cooperativa farà sciopero. Occuparsi di questo è occuparsi dei problemi delle donne alle quali aumenta il lavoro di cura in carenza dei servizi, delle donne che lavorano nella Cooperativa, delle donne assistite che sono in numero alto. Si impegna a mandarci del materiale su questo.

Bergamasco:  in Centro Storico il servizio di emodinamica è a rischio di chiusura. Al momento la situazione è in evoluzione. Fino a novembre sono sospese le urgenze notturne a Venezia e il lavoro è garantito di giorno dal poco personale in servizio. Da novembre vedremo cosa succederà. E’ un grave problema per le future emergenze di infarto. Al Lido non c’è più l’elisoccorso e la 4^ lancia dell’Ospedale, chiesta per il periodo estivo, verrà tolta. Continua la politica di smantellamento dell’Ospedale Civile.

Zabeo: il calcolo degli infermieri che servono nei servizi si avvale del metodo dei minuti assistenziali per paziente, che è stato superato da tempo. Dicono che ci sono 2000 esuberi nel Veneto e 129 nell’ULSS 12. Sarà importante incontrarsi con Centanini per capire quale è il programma del Comune sui servizi assistenziali e sanitari, quali strumenti ha e come costringere l’ULSS a interloquire, a fronte dei continui rifiuti. Con Simionato bisogna capire il problema dell’assistenza domiciliare e indagare il fenomeno delle nuove povertà, che riguarda per lo più le donne.

Fattori: ha ribadito che non c’è da parte dell’ULSS la volontà di far funzionare i servizi: meglio il caos o la tecnica di non prendere appuntamenti (perchè troppo in là nel tempo) e lasciare non fruibili i servizi così che rispetto all’ospedale i “capi” possono dire “vedete non ci sono utenze e il servizio non serve è troppo costoso”, come hanno fatto con l’ospedale al mare. Ribadisce con altre che c’è un problema anche con l’assistenza agli anziani in questo territorio, di tariffe per le rette delle case di riposo. Potremmo invitare Leda Cossu nella nostra Commissione, che è molto informata.

Marin: afferma che sta aumentando l’assistenza convenzionata, quindi lo smantellamento dei servizi pubblici e la loro privatizzazione con pagamento dell’assistenza, che penalizza le fasce deboli. Dovremmo puntare su pochi argomenti concreti per poter incidere. Un grosso problema è l’assenza di democrazia partecipata, che modello di democrazia abbiamo? I tagli della Finanziaria penalizzano di più le donne riportandole indietro rispetto alle lotte che hanno fatto negli anni.

Sulla nomina a Coordinatrice del gruppo Cigana propone Marcomin e le altre concordano. Marcomin si rende disponibile e chiude la riunione affermando che lavoreremo su più fronti: la richiesta dell’incontro con Centanini come Commissione, la richiesta dell’incontro con Simionato come Consulta, la necessità di individuare alcuni argomenti che producano degli interventi concreti, l’interessamento a capire come è andata a finire con gli ambulatori di Ostetricia del Centro Storico.

cura di Franca Marcomin. Presenti Bergamasco (CISL), Berti (Cons. Municipalità Venezia), Cigana (Nursind), Dal Borgo (CGIL), Marcomin (Matriosca), Menotto (Presidente), Zabeo (CGIL) e altre donne più tardi.

Marcomin: mi sono fatta carico di convocare il gruppo, e ricordo a tutte che bisognerà nominare la portavoce che poi farà parte dell’Ufficio di Presidenza. Nell’ultima Consulta abbiamo approvato una Raccomandazione sulla grave situazione della chiusura degli ambulatori di Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale Civile di Venezia, alla quale ha risposto Centanini, delegato dal Sindaco alla Programmazione Sanitaria. Potremmo pensare a un’azione comune con l’Amministrazione verso l’ASL, che purtroppo è poco disponibile al confronto. Altri temi che pongo all’attenzione è il problema che nei Consultori Familiari non possano più accedere le donne dopo i 60 anni, per una disposizione regionale. Inoltre l’Amministrazione sta discutendo i Piani di zona, sui quali potremmo intervenire. Nella precedente Consulta la mia Associazione ha lavorato con progetti di informazione sulla salute alle donne immigrate: anche il tema delle nuove cittadine m’interesserebbe.

Menotto: ritengo importante che nominiate al più presto la referente del gruppo, e vi chiedo che venga stilato il verbale come metodo di lavoro da pubblicare nel blog. Inoltre vi propongo di conoscerci con una breve presentazione. Io incontrerò Centanini la prossima settimana ma vi propongo di incontrarlo come gruppo di lavoro a settembre.

Cigana: sono Infermiera di Rianimazione all’Ospedale di Dolo e sono la Presidente di un sindacato degli infermieri, a cui tengo molto. Mi sembra importante il lavoro con le immigrate, per integrare vicendevolmente le nostre culture. Negli ospedali vi sono molti/e immigrati/e.

Bergamasco: sono una Dottoressa di Laboratorio all’Ospedale di Venezia e sostituisco oggi la titolare della CISL. Penso che la chiusura degli ambulatori sia il segnale dell’intenzione di smantellare l’Ospedale Civile di Venezia, e su questo vorrei impegnarmi e credo sia importante una mobilitazione.

Dal Borgo: sono delegata al welfare e alle politiche di genere della CGIL. Propongo di mandare alla stampa la Raccomandazione. Come educatrice di nidi, penso che il tema dei servizi sociali sia importante per le donne e sia da presidiare. Venezia sta spopolandosi: vi sono solo 58.000 che calano progressivamente. I Piani di zona sono solo sulla carta, non sono individuate le risorse che diminuiranno a fronte di un aumento dei bisogni di servizi per la popolazione.

Zabeo: sono Infermiera di Cardiochirurgia all’Angelo di Mestre, collaboro con Emergency nell’ambulatorio di Marghera, mi occupo di pari opportunità e integrazione. C’è uno smantellamento dei servizi e un allungamento delle liste di attesa.

Berti: sono della Federazione della Sinistra. Purtroppo la sanità sta deteriorandosi perchè la preoccupazione maggiore è far quadrare i bilanci, monetizzando la salute. Per esempio hanno smantellato il servizio di continuità pediatrica e non c’è un pediatra a Murano. Bisognerebbe scegliere alcuni temi, fare informazione alla popolazione e coinvolgerla in processi di partecipazione.

Marcomin: io sono un’Ostetrica dell’Ospedale di Dolo. Penso che il nostro lavoro possa partire da cose concrete, anche piccole ma su cui chiedere un intervento dell’Amministrazione, poichè dobbiamo fare cassa di risonanza nelle istituzioni dei bisogni delle donne della città. Mi faccio carico di riconvocarci a settembre, con la proposta di nominare la referente e preparare l’incontro con Centanini.

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